Tra Israele e Palestina c’è un conflitto cominciato nel 1947 che continua fino a oggi. I motivi dei contrasti sono principalmente di natura religiosa ma, come sempre, a rendere ancora più complessa la situazione ci sono anche le mire espansionistiche dei popoli. La disputa territoriale è esplosa quando è stato creato lo Stato di Israele, proprio nel 1947. Da quel momento è nata la cosiddetta “questione palestinese” che vede coinvolti arabi ed ebrei. Dall’inizio della guerra a oggi sono state registrate numerose invasioni da parte di Israele nei confronti della Palestina. Man mano che il conflitto è andato avanti è aumentata anche la privazione della libertà dei palestinesi.

Attualmente gli israeliani hanno messo in pratica diverse azioni di pulizia etnica, basti pensare alla demolizione delle case palestinesi per sradicare gli abitanti dalle loro terre. Un altro metodo utilizzato dagli israeliani per reprimere i loro nemici è la privazione della libertà di stampa. Su questo punto c’è molta severità; i giornalisti che non rispettano le regole vengono perseguitati e perfino uccisi. È il caso della cronista Shireen Abu Akleh, nota come la voce del conflitto palestinese, ammazzata l’11 maggio 2022 a colpi di arma da fuoco durante un raid militare israeliano nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania.

Atroci sono stati i funerali della giornalista durante i quali gli israeliani hanno continuato a perpetrare violenza nei confronti dei palestinesi prendendoli a manganellate, calci e colpendoli con granate fumogene, solo perché stavano trasportando la bara di Shireen Abu Akleh. La polizia israeliana ha, invece, raccontato una storia diversa accusando i manifestanti palestinesi di aver provocato le cariche.

La “questione palestinese” è irrisolta, nonostante tutti gli accordi diplomatici sottoscritti. Il problema più grosso resta il riconoscimento dello Stato della Palestina. Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e altre nazioni dell’Europa occidentale non hanno ancora identificato l’indipendenza dei palestinesi e ciò acuisce lo scontro.

(Questo articolo è stato redatto dagli alunni: Rosy Del Prete, Maria Merenda, Domenico Orefice, Katiuscia Parolisi, Noemi Reccia, Rosa Reccia. Classe Seconda A)