Educazione al diritto del lavoro / La disoccupazione, una piaga sociale irrisolta

Lungo la Penisola i dati sono molto diversi tra loro, con le solite discrepanze tra il settentrione e il meridione

La disoccupazione in Italia è sempre stata una piaga sociale, soprattutto negli ultimi anni, in particolare nel 2020, a causa della pandemia da Covid-19 che ha costretto molte aziende internazionali a chiudere. Il tasso di disoccupazione nel nostro Paese è salito del 56%, anche se un po’ di luce comincia a intravedersi e sembra si stia lentamente uscendo dal tunnel. La situazione è migliorata già a partire da gennaio 2021, quando sono aumentate le opportunità di lavoro, data la progressiva riapertura di tante imprese. La strada è ancora lunga, ma i numeri fanno ben sperare. Una differenza sostanziale che salta subito agli occhi è, per esempio, il numero dei disoccupati nel Bel Paese calcolato a partire dallo scorso anno fino a quello in corso.

Tra luglio 2020 e maggio 2021 i senza lavoro sono diminuiti del 20% (-440mila unità). Gli inattivi, però, sono in crescita, specialmente nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni (0,2%, pari a 28mila unità). Attualmente, l’Italia è il terzo Paese d’Europa con il più alto tasso di disoccupazione, prima di noi ci sono solamente la Grecia e la Spagna. Numeri impietosi che avviliscono i cittadini in cerca di un’occupazione.

Lungo la Penisola i dati sono molto diversi tra loro, con le solite discrepanze tra il settentrione e il meridione. La palma di area più disastrata spetta, come sempre, al Sud dove ci sono punte di disoccupazione molto alte (Sicilia 56%, Sardegna 54%, Campania 45%, Puglia 40% e Calabria 31,2%). Come si può notare dallo studio effettuato dall’Istat, la Sicilia è la regione italiana con il maggior numero di disoccupati. Il meridione paga lo scotto della misura del Reddito di cittadinanza, che ha fornito solo incentivi economici ma non nuovi posti di lavoro. Per chi a Sud ha ancora voglia di cercare una sistemazione, la soluzione migliore resta quella di trasferirsi al Nord, soprattutto nella provincia di Bolzano, la zona con il maggior tasso di occupazione, pari al 79%.

Nella città in cui viviamo, Frattaminore, in provincia di Napoli, la situazione è molto complessa. Ce l’ha illustrata il sindaco Giuseppe Bencivenga, il quale ha accettato di rilasciare un’intervista al nostro blog scolastico “Il Clanio”. «Tempo fa – ha detto il primo cittadino – il Comune di Frattaminore produceva lavoro e ricchezza, soprattutto nel campo della moda e delle calzature. Questa eccellenza che avevamo purtroppo si è persa, creando notevoli disagi. Oggi primeggiamo nel settore dell’edilizia, ma non più di tanto perché Frattaminore è una città molto piccola».

Sindaco, secondo lei quali sono le cause dell’alto tasso di disoccupazione al Sud?

«La causa della disoccupazione è la mancanza di specializzazione. L’unico modo per avere un futuro assicurato nella società odierna è istruirsi. Senza un’accurata formazione si rischia di rimanere fuori dal mercato del lavoro».

(Questo articolo è stato redatto dagli alunni: Rossana Del Prete, Carlo Mazzoccolo, Melissa Pomo, Maurizio Tessitore. Classe Seconda B)

Ultimo aggiornamento

27 Maggio 2022, 08:23

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