Educazione al patrimonio culturale / La storia della Reggia di Caserta, monumento patrimonio Unesco

Il palazzo reale ha una superficie di 47mila metri quadrati, la sua lunghezza è di 247 metri, la larghezza di 190 e l'altezza di 41

La Reggia di Caserta, progettata da Luigi Vanvitelli e voluta da Carlo di Borbone, fu costruita a partire dal 1752. Per la sua importanza e per la sua bellezza è stata inserita nella lista dei beni patrimonio dell’Unesco. I materiali utilizzati per realizzare la maestosa struttura vennero prelevati nelle zone circostanti, ma dopo un avvio promettente i lavori subirono un brusco freno nel 1764, a causa del colera. La Reggia cominciò a essere abitata solo nel 1789. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì diversi danni e nel 1943 divenne quartier generale degli alleati americani. Ritornando alle origini del progetto, il re scelse Vanvitelli come architetto dopo il permesso concesso dal papa, perché il professionista allora era impegnato nel restauro della basilica della Santa Casa di Loreto.

Per costruire la Reggia furono utilizzati oltre duemila uomini. Il palazzo reale ha una superficie di 47mila metri quadrati, la sua lunghezza è di 247 metri, la larghezza di 190 e l’altezza di 41. Ha forma rettangolare con quattro cortili interni con angoli smussati di 45 gradi, ognuno con una lunghezza di 74 metri per una larghezza di 52. Nel punto d’incontro tra i due bracci, dove, nel progetto originario, doveva sorgere una cupola, si trova una lanterna. I piani sono cinque: terreno, mezzanino, piano nobile, secondo piano e attico, oltre a un piano sotterraneo, illuminato tramite feritoie, che ospitava cantine, cucine e officine. Internamente sono dislocate 1.200 stanze, 34 scale, mentre le finestre sono 1.742.

La facciata è realizzata in laterizi, travertino di Santo Iorio e marmi provenienti da Carrara, dalla Sicilia e dall’Italia meridionale. In particolare, il piano terra e il primo piano hanno un basamento in bugnato, il piano nobile e il secondo sono caratterizzati da semicolonne e lesene, le finestre dell’ultimo piano sono collocate all’interno di una trabeazione, mentre il cornicione è protetto da una balaustra. Lo stesso schema lo si ritrova nella facciata interna, con l’aggiunta di pareste intorno alle finestre del primo e secondo piano. Nel progetto originario erano previste, ai quattro angoli della facciata, quattro torri, poi mai realizzate, che avrebbero fatto somigliare il palazzo di Caserta al monastero dell’Escorial.

All’esterno è da segnalare il giardino inglese che fu voluto dalla regina Maria Carolina su consiglio della sorella Maria Antonietta e del ministro inglese a Napoli Lord William Hamilton, seguendo la scia della moda illuminista che si diffondeva in quegli anni in Europa. Nel 1785 i reali approcciarono i primi contatti con il giardiniere e botanico inglese John Andrew Graefer: dopo aver accettato la proposta e trasferitosi a Caserta iniziarono, nel 1786, i lavori, sovvenzionati con il patrimonio personale di Maria Carolina; nel suo genere fu uno dei primi giardini inglese a essere creato in Italia.

La Reggia di Caserta è stata utilizzata come ambientazione per scene di diversi film, come ad esempio per due episodi della saga di Guerre stellari, ossia Star Wars, ma anche per Mission Impossible III, Angeli e demoni, Donne e briganti, Ferdinando I re di Napoli, Il pap’occhio, Sing Sing, Li chiamarono… briganti!, Ferdinando e Carolina, Io speriamo che me la cavo e Giovanni Paolo II. Per chi volesse visitarla, gli orari sono i seguenti: apertura: 8:30 – 19:30. Chiusura biglietteria: 18:45. Ultimo ingresso: 19:00. Uscita dal museo: 19:25.

(Questo articolo è stato redatto dagli alunni: Riccardo Cristiano, Raoul Cristofaro, Giuseppe Franzese, Alessandro Mormile, Riccardo Saviano. Classe Seconda C)

Ultimo aggiornamento

27 Maggio 2022, 09:35

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